Come richiedere la tesi

Procedure per l'assegnazioni e la stesura della tesi    Esempio di tesi di laurea

 

 

COSA E’ LA TESI DI LAUREA?

La tesi di laurea è il “prodotto finale” del percorso formativo universitario. Nel realizzarla, va tenuto presente che bisogna attenersi ai princìpi generali che regolano ogni tipo di produzione scientifica (articoli, saggi, manuali, ecc.); è quindi necessario, prima di iniziare a scrivere, imparare a conoscere come la tesi deve essere impostata e sulla struttura di tali elaborati. Quindi, come usare le fonti e come citare gli scritti, come impostare i capitoli, come strutturare la bibliografia, ecc.

 

Altro aspetto importante è che la  tesi di laurea rappresenta uno scambio tra lo studente ed il relatore, nel  senso che senza dubbio il relatore ha il ruolo di indirizzare e supervisionare  il lavoro dello studente, ma allo stesso tempo lo studente deve essere in  grado di interessare il relatore con il suo lavoro, nel senso che ciò che  scrive o produce deve poter offrire al relatore quantomeno motivo di riflessione  ed approfondimento. Più questo scambio avrà luogo, più sarà possibile fare  un buon lavoro.

 

COME E QUANDO “CHIEDERE LA TESI”

E’ utile che lo studente si informi sugli interessi scientifici del possibile relatore prima di presentarsi. Sarebbe opportuno anche che lo studente presentasse una o due ipotesi di lavoro.

E’ fondamentale che sia chiara l’idea dell’argomento  che si vorrà trattare, quantomeno nelle linee generali. In questa fase può essere utile uno scambio di idee tra colleghi, soprattutto con quelli che hanno in corso la preparazione della tesi.

Naturalmente, la scelta del docente dovrà coincidere con il possibile argomento scelto. Quindi, sarà necessario conoscere il campo di interesse scientifico del docente; per fare è consigliabile prendere visione della sezione del sito dell’Ateneo consultando le pagine dei docenti (https://www.unicz.it/portale/rubrica_ateneo.asp) allo scopo di conoscere su quali linee di ricerca si concentra l’interesse di ognuno di essi.

 

IL COLLOQUIO PRELIMINARE CON IL RELATORE

Una volta definiti i possibili argomenti di interesse, e verificata la compatibilità con gli interessi del docente, non resta che chiedere un appuntamento o presentarsi al ricevimento studenti.

 

QUALI SONO LE COMPETENZE ESSENZIALI CHE LO STUDENTE DEVE POSSEDERE PRIMA DI INIZIARE IL LAVORO DI TESI

Sapere, saper essere, saper fare sono le competenze essenziali per affrontare una tesi di laurea: questo vuol dire che lo studente, prima di presentarsi al possibile relatore, dovrebbe interrogarsi sulle proprie capacità, e provare eventualmente a colmare i propri punti di debolezza.

Lo studente, quindi, deve dimostrare:

  • Capacità d’apprendimento

Cioè la capacità di utilizzare la formazione di base ricevuta nel corso e la capacità di aggiornamento con la consultazione delle pubblicazioni scientifiche.

  • Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Capacità di acquisizione degli strumenti didattici per lo studio della letteratura scientifica.

  • Capacità di applicare conoscenza e comprensione applying knowledge and understanding)

Capacità di applicare autonomamente le informazioni ricevute nella stesura della tesi. Capacità di utilizzare il linguaggio scientifico. Sapere utilizzare gli strumenti didattici appresi per interpretare e descrivere la ricerca svolta.

  • Autonomia di giudizio (making judgements)

Essere in grado di rielaborare e commentare criticamente e in modo autonomo i dati raccolti attraverso lo studio della letteratura riassumendone i punti essenziali con uno stile proprio. Sapere riconoscere e sapere valutare in modo logico e oggettivo i risultati di esperimenti scientifici e studi clinici.

  • Abilità comunicative

Capacità di esporre i risultati ed essere in grado di descrivere in modo semplice, ma al tempo stesso rigoroso, osservazioni scientifiche.

 

Altre capacità per poter svolgere il lavoro di tesi:

  • Sapere utilizzare il computer: il minimo indispensabile è saper e gestire i file (aprire e salvare un documento); sarebbe inoltre opportuno saper navigare su internet e gestire la propria casella di posta elettronica;
  • Saper utilizzare gli applicativi più famosi ed usati: indispensabile scrivere con un word-processor (Word), elaborare una presentazione in Power Point (la presentazione nella quale vengono riportati i punti essenziali del lavoro di tesi);
  • Infine, nel caso si voglia affrontare una ricerca sperimentale, è utile conoscere i princìpi della statistica descrittiva e inferenziale, e possibilmente sapere impostare i dati in un foglio elettronico (Excel).
  • È richiesta, inoltre, una discreta conoscenza della lingua inglese, infatti,  la maggior parte della letteratura internazionale ormai si esprime in questa lingua;
  • Va ricordato che per chi non dovesse possedere un computer o una connessione ad internet l’Ateneo fornisce agli studenti luoghi ed aree del Campus dove poter utilizzare tali attrezzature in forma gratuita, in particolare, per gli studenti della scuola di Farmacia e Nutraceutica possono utilizzare i computer e la connessione internet del laboratorio informatico.

 

STRUTTURA DELLA TESI

USARE INTERNET?

Internet è uno strumento indispensabile per coloro i quali devono sostenere l’impegno di una tesi di laurea. In rete è infatti possibile reperire informazioni su qualsiasi argomento, per non parlare della possibilità di comunicare con il proprio relatore. Il problema è però che le informazioni pubblicate non sempre vengono sottoposte a verifica. Ciò accade perchè, a differenza di quanto avviene per i libri o le riviste scientifiche (soprattutto quelli pubblicate da case editrici autorevoli), dove in genere comitati di esperti valutano il materiale dell’autore prima di pubblicarlo, su internet qualsiasi soggetto che abbia un minimo di competenza informatica pubblicare ciò che si vuole. Da  questo punto di vista la rete può essere un bene visto dall’angolazione della libertà personale, ma è sicuramente un male per quel che riguarda la possibilità di verificare la attendibilità di quanto affermato.

 

CHE USO VA FATTO DELLE INFORMAZIONI TROVATE SU INTERNET?

Sulla base delle precedenti considerazioni, le informazioni trovate su internet andrebbero usate con il massimo della attenzione. Andrebbe in ogni caso verificato se è riportato l’autore del testo e, attraverso un motore di ricerca (google, yahoo, ecc.), cercare di comprendere di chi si tratta (un docente? un ricercatore?). Nel caso in cui non venga riportato l’autore è meglio evitare di utilizzare il testo in questione.

E’ severamente sconsigliato fare il “copia ed incolla” selvaggio di ciò che si reperisce sulla rete.

 

IL  LAVORO DI STESURA: COME SI SCRIVE IL TESTO

La stesura della tesi di laurea deve poter “condurre” chi la leggerà da un punto iniziale (più generico, più ampio) ad uno finale (più focalizzato e specifico). Sarebbe opportuno seguire lo schema qui sotto consigliato:

Per la stesura della tesi di laurea è opportuno conoscere una serie di regole riguardanti la fase di pre-scrittura (programmazione del lavoro da svolgere e reperimento del materiale informativo), di scrittura (elaborazione effettiva del testo), e di post-scrittura (revisione e controllo ortografico dell’elaborato scritto).

Una volta concordato l’argomento con il relatore (vedi punto precedente), è opportuno continuare a  documentarsi sull’argomento, possibilmente iniziando dalla letteratura (libri, articoli, ecc.) degli ultimi quindici anni.

Una volta raccolte e riordinate tutte le informazioni, queste devono essere rielaborate utilizzando una terminologia propria e diversa dal testo originale, in modo che le parti che compongono l’elaborato risultino legate tra loro sia logicamente che linguisticamente.

Inoltre, non bisogna trascurare la fase di revisione finale dell’elaborato che consiste nel rileggere attentamente l’intero testo, controllando la presenza di eventuali errori. In particolare, è indispensabile che sia mantenuta una coerenza di formattazione del testo; che i paragrafi (unità di informazione esaustiva) che lo compongono siano distribuiti in ordine gerarchico corretto; che nell’elaborato non vi siano errori di grammatica, ripetizioni o errori ortografici di battitura; infine che la punteggiatura venga utilizzata in maniera appropriata.

 

LE CITAZIONI

La citazione è un aspetto essenziale di uno scritto scientifico. Contrariamente a quanto si crede, uno scienziato non può permettersi di essere autoreferenziale, e cioè di poter fare affermazioni non comprovate. In qualsiasi scritto scientifico, anche lo scienziato più esperto riporterà il contributo di altri scienziati che come lui e spesso prima di lui hanno affrontato lo stesso argomento.

 

COME FARE UNA CITAZIONE BIBLIOGRAFICA

Alcuni “consigli tecnici”. Nel testo:

Le citazioni dirette: quando un brano viene citato testualmente e inserito all’interno del testo, collocato tra virgolette (“ ”), devono essere inoltre accompagnate dal riferimento alla fonte.

La voce citata nel testo deve indicare:

  • cognome dell’Autore (se gli autori sono più di due va citato solo il primo autore, es. “Bianchi et al.”; se gli autori sono due vanno citati tutti, es. “Bianchi e Rossi”)

Le citazioni indirette: quando il brano citato viene riformulato con parole proprie; la citazione di riferimento deve essere preceduta dal cfr. (confronta), seguito dal cognome dell’Autore citato e dall’anno di pubblicazione del libro/rivista; es.:  (Verdi, 2013); se gli autori sono due possono o meno essere riportati fra parentesi. Es.: Verdi e Rossi (2013). Quando più opere dello stesso autore hanno lo stesso anno di pubblicazione si usano le indicazioni: a, b, c. Esempio: Freud (1920b).

 

La BIBLIOGRAFIA va redatta nel seguente modo:

 

se articolo su rivista scientifica

  • cognome e nome di ogni signolo autore del lavoro
  • anno di pubblicazione del libro/articolo
  • rivista scientifica, volume (eventualmente anche il numero della rivista)
  • pagina/e

 

Es.:

Rispoli V., Ragusa S., Marra R., Nisticò R. and Rotiroti D. Huperzine-A restores cortico-hippocampal functional connectivity in experimental Alzheimer’s disease. Journal of Alzheimer’s Disease 35 (2013) 833–846. DOI 10.3233/JAD-130278

 

se si tratta di un libro

  • cognome e il nome dell’autore
  • il titolo del testo in corsivo
  • il luogo di pubblicazione
  • l’editore
  • l’anno di pubblicazione

Se il brano citato è un capitolo di un libro scritto da più autori, oltre al cognome e nome degli autori, si scriverà anche il titolo del capitolo del libro, seguito dal nome e cognome dei curatori, poi il titolo del libro in corsivo, seguiti da città e casa editrice.

Esempio:

TELFENER, U. (1996). Gli insuccessi della terapia. In F. Piccini e D. Bavestrello (a cura di), Insuccessi in psicoterapia. Milano: Franco Angeli 2000.

 

Se si cita un testo straniero è necessario fornire i dati sul testo originale e sulla traduzione italiana. Esempio:

Marra R., Rotiroti D. and Rispoli V. Neural basis of object recognition. In “Object Recognition”. Ioannis Kypraios Ed. 2012, In Tech d.o.o., Rijeka, ISBN 979-953-307-621-7.

 

LE NOTE

Le note hanno lo scopo di fornire maggiori notizie o chiarimenti di una parte del testo, chiarimenti che sarebbe troppo dispersivo descrivere per non far perdere il filo del discorso. Negli ultimi anni si tende a farne un uso minimo: in particolare, le citazioni non vengono più riportate in nota.