Introducing the Brain

Passionate about Neuroscience

 

Come il cervello fa di noi quello che siamo

E' sorprendente, e non finirà mai di stupirmi, lo studio del cervello. Lo studio di questo organo non è, senza alcun dubbio, lo studio di un qualsiasi altro organo del nostro corpo. Non è stato così in passato e non potrà essere altrimenti nel futuro. L'alone di mistero che in antichità l'uomo aveva costruito intorno al cervello e le teorie che aveva elaborato per spiegarne il funzionamento, certamente, oggi non potrebbero essere più accettate. Così la stessa spiegazione meccanicistica di Cartesio è lontana dalle attuali conoscenze che le Neuroscienze hanno acquisito negli ultimi quarant'anni di studio e di ricerca; un numero incredibile di scoperte che hanno fatto luce sul funzionamento e sulla peculiarità di questo organo nonchè l'apporto che esse hanno dato per una migliore conoscenza delle malattie neuropsichiatriche e la possibilità di curare molte di esse.

A pensarci bene, lo studio del cervello non è altro che la riflessione su noi stessi, su chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo. Il cervello studia sè stesso. E' il "Sè sinaptico" di Joseph Le Doux, "L'uomo neuronale" di Pierre Changeaux.

L'arte, la più sublime espressione dell'Homo Sapiens, è solo frutto dell'evoluzione raggiunta dalla nostra neocorteccia o qualcosa che va al di là della semplice concezione organicistica? Come spiegare il rapporto mente/cervello?

"Certo ad ogni pensiero ed immagine che il poeta concepisce,/ ad ogni frase, vocabolo o sillaba che raccolga,/ muti e rimuti/ esercita a un tratto/ le facoltà tutte dell'uomo". Questa riflessione di Foscolo non è solo un omaggio alla poesia di uno dei più grandi poeti della nostra letteratura, Dante, essa è il risultato di uno studio approfondito, scientifico, sull'arte e sull'uomo e allo stesso tempo una mirabile sintesi di ciò che il nostro cervello fa di noi.

La  conoscenza del mondo e di noi stessi non è altro che il risultato di informazioni che nel cervello passano da un neurone ad un altro, attraverso una serie infinita di contati sinaptici che concorrono a formare "la rete mirabile" e il realizzarsi di un miracolo: la consapevolezza di sè e la conoscenza della natura. Il neurone riflette su sè stesso.

Quali sono le componenti essenziali del cervello dell'Homo Sapiens le quali lo contraddistinguono da quello di tutte le altre specie animali?

L'evoluzione ha determinato la diversità del nostro cervello rispetto quello delle altre specie che compongono il regno animale, pur conservando le stesse basi neurobiologiche.

La natura della nostra attività mentale coincide con la complessità delle connessioni sinaptiche presenti nel nostro cervello. I nostri stati emotivi, da quelli più primordiali ed istintivi quali il piacere, il dolore, la paura, a quelli più sublimi e nobili, quali l'amore o i sentimenti che ispirano una qualunque forma d'arte, poesia, pittura, musica, hanno la loro origine nelle basi neuronali.

La consapevolezza del sè, la libertà di decidere ed il dono della progettualità risiedono in una zona del cervello ancora molto oscura ai nostri occhi. Questa area: i lobi frontali è, attualmente, al centro di una grande attenzione da parte degli studiosi delle neuroscienze. Infatti, una maggiore conoscenza del funzionamento dei lobi frontali accrescerà le conoscenze sulla nostra mente, sulle nostre funzioni cognitive, emotive e motivazionali, in pratica sul rapporto ancora misterioso mente/cervello.

All'alba del terzo millennio le neuroscienze continueranno ad esplorare il cervello dal quale dipende ogni nostro pensiero ed azione.